RIPENSARE GLI EVENTI, DWF (18-19) 1993, 2-3

Editoriale

Un aspetto essenziale della politica delle donne è l’interpretazione del mondo che è parte della sua trasformazione. Abbiamo bisogno di riflettere di più sui processi che producono una nuova interpretazione, sulle conseguenze che implica, sul modo in cui le interpretazioni prendono la forma di un agire politico. Questo numero vuole contribuire a tale riflessione, mettendo anche in luce il bisogno di “governo” dell’interpretazione, di mantenere il legame con la pratica politica che l’ha resa possibile, e in particolare con le figure di donne proposte dai media.

Indice

C'È VOLUTA LA POLITICA
25 maggio 1993, la cattedrale di Palermo: i funerali del giudice Giovanni Falcone e di Francesca Morvillo (sua moglie) e della loro scorta - tutti uccisi dalla mafia. Rosaria Costa, vedova di uno degli agenti (Vito Schifano), cerca di leggere un appello preparato e rivolto agli autori del massacro. Nel vederla in diretta alla televisione, si è percepita la sua impossibilità a leggere quel testo, nel momento in cui una diversa verità prendeva il sopravvento sul suo viso e nella sua voce. Riflettendo su questo episodio Gloria Buffo ricorda come - attraverso quali esperienze politiche - è arrivata a capire la forza delle donne del Sud, al di là dei correnti stereotipi culturali (presenti anche nella sinistra); come è arrivata a vedere e ad apprezzare il valore del gesto di libertà di Rosaria Costa.
SEDURRE IRONICO
Con esempi tratti dal linguaggio dei media e della pubblicità, Mizzau mostra come l'enfasi sulla seduttività femminile, ora come un tempo, riveli una svalutazione delle donne e la loro reificazione. Il nuovo modo ironico di utilizzare la seduzione è soltanto un modo per darle una patina moderna, senza modificare realmente le immagini culturali delle donne.
FARE NOTIZIA
Una giornalista che lavora in un quotidiano prende in esame i propri criteri per selezionare stralci di realtà e trasformarli in "notizie". Analizza come la sua concezione ed esperienza di libertà femminile informi le sue scelte e quali conflitti essa crei nel suo posto di lavoro.
ESSERE SOLE E CON ALTRE
L'autrice considera la sua esperienza di psicoanalista infantile con bambine e il processo che l'ha portata ad identificare e a concettualizzare il "bambino della notte", quel bambino fantasmatico così spesso presente nelle fantasie delle bambine, che preesiste quindi all'esperienza della gravidanza e del parto. L'autrice si concentra sull'importanza del contesto politico, di una cultura femminista che l'ha aiutata nello sviluppare ed arricchire la sua ipotesi. "Ciò che conta - scrive - è la consapevolezza che il sapere femminile che avevo tratto dall'esperienza clinica con le bambine, non sarebbe mai divenuto teoria condivisa ( anche nel senso di respingerla) senza il movimento delle donne, senza la sua capacità di ascolto, rielaborazione, trasmissione".
SCRIVERE DI SÉ. Una rassegna critica sull'autobiografia femminile
Un ricco e approfondito panorama dei problemi metodologici sollevati da quelle studiose che in anni recenti hanno tentato di valorizzare i molteplici aspetti e forme della rappresentazione femminile di sé e di svilupparne le istanze teoriche.
LE AUTONARRAZIONI DI GERTRUDE STEIN
L'autrice analizza il modo in cui Stein interroga le concezioni dominanti dell'autobiografia, costantemente differendo, dislocando, eludendo le promesse dei titoli delle sue opere (L'autobiografia di Alice Toklas e Autobiografia di tutti). Nel caso di Stein si potrebbe parlare di "autografie" - secondo il termine utilizzato da Stanton; non viene narrata né una vita né una storia, si mettono piuttosto in luce gli aspetti specifici della rappresentazione del soggetto attraverso un modo di scrittura che procede per ripetizione e accumulo.
NASCERE ED APPARIRE. Le categorie del pensiero politico di Hannah Arendt e la filosofia della differenza sessuale
L'autrice analizza le categorie della teoria politica di Arendt, che sono state rielaborate e riutilizzate dalle filosofe impegnate nella significazione della differenza sessuale. Per esaminare la forza e i limiti di tale rielaborazione, Rossolini si concentra in particolare sulle categorie di "nascita" e "pluralità", e sulla ridefinizione arendtiana dei concetti fondamentali del pensiero occidentale, quali l'idea di pubblico e di privato e quella di agire politico.

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