DWF
donnawomanfemme
Roma, Editrice coop. UTOPIA, 1986-

Di relazione in relazione, 2001, n. 2-3

MASI Paola, Nota introduttiva, pp. 2-5

Il volume riprende alcune delle discussioni di 'Genealogie del presente' (DWF, 2001, n.1) sulla questione delle relazioni tra differenti generazioni politiche di femministe. La forma - e il codice - nel numero è il dialogo, una scommessa aperta sulla possibilità di scoprire nuove pratiche e idee in un 'corpo a corpo' tra la generazione più vecchia e la nuova.

STELLA Rosetta - GIARDINI Federica, Dissodare nuovi terreni, pp. 6-15

Stella and Giardini discutono dell'importanza politica del riconoscimento tra donne nella prospettiva di valorizzare le forme e l'espressione della libertà femminile. Giardini ricorda che per una giovane donna affrontare questi temi significa aprire questioni difficili, che possono produrre confusione, se non sono ancorate nella relazione con un'altra donna riconosciuta come più autorevole. Stella sottolinea un altro problema, la difficoltà di aprire e gestire un conflitto con un'altra donna, che pure va risolto nella relazione con l'altra.

FRAIRE Manuela - CORSI Rita, Un piacere a rischio di ripetizione, pp. 22-30

Il dialogo è centrato sulla questione dell'autorità nelle relazioni tra donne di diverse generazioni. Secondo Fraire il concetto di autorità non è collegato al modello madre-figlia. La tesi di Fraire è che ci sia una sorta di desessualizzazione della donna riconosciuta come maestra da una più giovane che pure entra in una relazione di obbedienza con la sua autorità simbolica. Corsi, al contrario, ritiene che da parte della giovane donna ci sia un processo imitativo piuttosto che un'obbedienza rispetto alla donna più anziana, il che produce una mancanza di nuove idee e parole.

MARCOLIVIO Pia - DE VITA Tonia, Esercizi di ammirazione, pp. 31-36

Un dialogo tra due generazioni politiche di femministe sulla rilevanza dell'ammirazione tra donne. Discutendo gli argomenti di DWF n. 1, 2001 sulle crescenti difficoltà delle relazioni tra donne venute prima e donne venute dopo nel femminismo, le autrici descrivono l'ammirazione come leva potente che ha agito all'inizio del femminismo, anche se oggi sembra scomparsa o irrigidita in ruoli fissi.

FORTINI Laura, Il corpo delle fanciulle in fiore, pp. 37-45

L'autrice riflette sulle differenze tra la sua relazione con le altre donne della redazione di DWF e quella con le sue studentesse all'Università di Sassari, a partire dal diverso significato di "riconoscimento" e "rispecchiamento" che si presentano nei due casi. Nel rapporto con le giovani, il piacere della relazione si confonde con un inconfessato bisogno di "rispecchiamento" che però è parte integrante del processo di valorizzazione tra donne.

RILANCI

CARPISASSI Daniela, Mediazioni preziose, pp. 46-49

L'autrice discute le questioni poste da DWF n. 1, 2001 "Genealogie del presente". Una nuova possibilità è esplorata per uscire dall'impasse nelle relazioni generazionali evidenziata nel numero. Il "matricidio" può essere evitato da livelli multipli di mediazione collegati ai cambiamenti sociali e storici: la donna intermedia, insomma, come mediazione tra le vecchie e le giovani femministe.

ALESI Donatella, Le peripezie di un'eletta, pp. 50-54

L'autrice analizza i recenti numeri di DWF dedicati alla "Politica". "Un amore difficile" pubblicato nel 1997, segna il racconto di una scelta personale e politica. Dopo una breve narrazione del proprio coinvolgimento nel consiglio comunale di Roma e la critica esperienza di una femminista a contatto con donne non femministe, l'autrice ricorda l'importanza e l'influenza positiva di DWF nel ragionamento e nella vitalità della comunità politica delle donne.

CAPUANI Monica, Intervista a Eve Ensler, pp. 55-63

Eve Ensler è l'autrice dei Monologhi della Vagina, la famosa pièce teatrale rappresentata a New York pochi anni fa, basata sull'intervista a più di 200 donne sui pregiudizi e sulle idee inconfessate sulla vagina. Dall'inizio dello spettacolo la pièce diventa un' occasione per denunciare gli abusi sessuali sulle donne. In ogni città e in ogni paese in cui il testo è rappresentato Eve suggerisce di organizzare un 'V day', un giorno dedicato a svelare la realtà della violenza sessuale sulle donne. Capuani, che ha tradotto i Monologhi in italiano ha anche organizzato il 'V day' a Roma la scorsa primavera.